SK 1229 - L'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria in rapporto alla mediazione di tutte le grazie Miles Immaculatae, IV-VI 1938, p. 25-28
Tutti noi conosciamo quanto sia stretto il nesso che congiunge tra loro le verità della dottrina cristiana. I dogmi cattolici, infatti, scaturiscono gli uni dagli altri e si perfezionano reciprocamente. Ecco un esempio: basandosi unicamente sulla dottrina cattolica dell'unione ipostatica della natura divina e della natura umana nella persona del Verbo i padri del concilio di Efeso proclamarono la divina Maternità di Maria. Inoltre, non appena furono riconosciuti i rapporti tra Gesù e Maria sua Madre, ebbe origine la dottrina di fede cattolica, la quale afferma che la Madre del Salvatore è stata preservata dalla colpa originale. I cattolici non ardivano nemmeno supporre che Maria fosse rimasta sotto la schiavitù del demonio neppure un solo istante. Dalla singolare missione della Beata Vergine Maria e dalla sua ineffabile unione con lo Spirito Santo (Immacolata Concezione) ebbe altresì origine tra i fedeli la meravigliosa speranza di ottenere la soave protezione di Maria. È evidente che i nostri rapporti con Maria Corredentrice e Dispensatrice delle grazie, nell'economia della redenzione, non vennero compresi fin dall'inizio in tutta la loro perfezione. In questi nostri tempi, tuttavia, la fede nella mediazione della Beata Vergine Maria cresce sempre più di giorno in giorno. In questo breve articolo vogliamo esporre in che modo il dogma dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria può contribuire al dogma della sua mediazione. L'opera della redenzione dipende immediatamente dalla seconda Persona divina, Gesù Cristo, il quale con il proprio sangue ci ha riconciliati con il Padre e Gli ha reso soddisfazione per il peccato di Adamo, ci ha meritato la grazia santificante, le grazie attuali e il diritto di entrare nel regno dei cieli. Tuttavia, anche la Terza Persona della Ss. Trinità partecipa a quest'opera, per il fatto che, in virtù della redenzione compiuta da Cristo, trasforma le anime degli uomini in templi di Dio, ci rende figli adottivi di Dio e fa di noi gli eredi del regno dei cieli. S. Paolo, infatti, afferma: “Siete stati lavati, [...] siete stati giustificati nel nome del Signore nostro Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio” [1 Cor 6, 11]. Penetrando nell'intimo delle nostre anime lo Spirito Santo, che è Dio-amore, ci congiunge con le altre due Persone. Per questo motivo s. Paolo scrive nella lettera ai Romani: “Noi nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili” [Rom 8, 26]. Anche nella lettera ai Corinzi afferma che la distribuzione delle grazie dipende dalla volontà dello Spirito Santo: “A uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro... il linguaggio della scienza; a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell'unico Spirito; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia... Ma tutte queste cose è l'unico e il medesimo Spirito che le opera” [1 Cor 12, 8-11]. Tuttavia, come Gesù, per manifestare il suo immenso amore verso di noi, si è fatto Uomo-Dio, così anche la Terza Persona, Dio-amore, volle manifestare con qualche segno esterno la propria mediazione presso il Padre e il Figlio. Questo segno è il Cuore della Vergine Immacolata, come appare dagli scritti dei santi, soprattutto di quelli che considerano Maria Sposa dello Spirito Santo. Il beato Luigi Maria Grignion [de Montfort], perciò, seguendo il pensiero dei Padri, trae le seguenti conclusioni: “Lo Spirito Santo, che è infecondo all'interno della Trinità, poiché da Lui non procede nessuna Persona divina, è diventato fecondo per mezzo di Maria, che Egli si è scelta come Sposa. Con Lei, in Lei e per mezzo di Lei realizza il proprio capolavoro, vale a dire il Verbo incarnato: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo" [Lc 1, 35]. Questo, tuttavia, non deve essere inteso nel senso che la Beata Vergine abbia dato allo Spirito Santo quella fecondità che Egli, in quanto Dio, avrebbe dovuto avere allo stesso modo del Padre e del Figlio, anche se di fatto non l'ha posta in atto, per il semplice motivo che da Lui non procede al
cuna Persona divina; quanto piuttosto nel senso che lo Spirito Santo ha voluto servirsi della mediazione di Maria, pur senza averne assolutamente bisogno, per manifestare la propria fecondità, formando per mezzo di Lei e con Lei la natura umana di Cristo”1. Anche dopo la morte di Cristo lo Spirito Santo opera ogni cosa in noi attraverso Maria. Infatti, ciò che il Creatore disse al serpente a proposito dell'Immacolata: “Ella ti schiaccerà il capo” [Gen 3, 15], secondo l'insegnamento dei teologi deve essere inteso senza limitazione di tempo. È compito dello Spirito Santo formare sino alla fine del mondo le nuove membra dei predestinati del corpo mistico di Cristo. Ma, come il beato Luigi Grignion dimostra, quest'opera viene portata a compimento con Maria, in Maria e attraverso Maria. A questa conclusione, vale a dire che lo Spirito Santo opera attraverso Maria, siamo condotti dai testi della sacra Scrittura e dalle affermazioni dei santi, che sono i migliori interpreti della sacra Scrittura: “Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità... Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto... Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera... Egli mi glorificherà...” [Gv 14, 16-17, 26; 16, 13, 14]. Il beato Luigi Grignion usa delle espressioni che hanno un significato più o meno simile, riferendole però all'Immacolata: “Noi non conosciamo ancora Maria e per questo motivo noi non conosciamo nel modo dovuto neanche Cristo. Tuttavia, se Cristo sarà conosciuto e il Suo regno si instaurerà nel mondo - e questo avverrà, nonostante tutto - ciò sarà un effetto della conoscenza di Maria e del Suo regno su di noi; Maria, infatti, che già una prima volta diede alla luce Gesù per la salvezza del mondo, ora rende noi capaci di conoscere meglio Gesù”2. Perciò, come la Seconda Persona divina incarnata si manifesta sotto il nome di “seme della donna” [cf. Gen 3, 14], così anche lo Spirito Santo, attraverso la Vergine Immacolata, che Egli ha unito a Sé in un modo tanto stretto che ci è addirittura impossibile comprenderlo pienamente - pur mantenendo la distinzione delle due Persone - manifesta esteriormente la propria partecipazione all'opera della redenzione. È una cosa diversa, quindi, da quel che avviene nell'unione ipostatica delle due nature, la divina e l'umana, nell'unica Persona di Cristo, il che, tuttavia, non impedisce affatto che un'azione di Maria sia una perfettissima azione dello Spirito Santo. Maria, infatti, in quanto , e perciò elevata al di sopra di ogni perfezione creata, compie in tutto la volontà dello Spirito Santo che abita in Lei, e ciò fin dal primo istante della sua concezione. Raccogliendo insieme tutte queste affermazioni, è lecito concludere che Maria, per il fatto di essere la Madre di Gesù Salvatore, è divenuta la Corredentrice del genere umano, mentre, per il fatto di essere la Sposa dello Spirito Santo, prende parte alla distribuzione di tutte le grazie. Perciò, possiamo dire con i teologi: “... come la prima Eva, con azioni veramente libere, contribui alla nostra rovina, nella quale ella esercitò un reale influsso, così Maria con le sue proprie azioni collaborò alla riparazione...: in questo è contenuta ormai in modo chiarissimo una mediazione autentica e propriamente detta” (J. Bittremieux, De Mediatione universali B.M.V.). Soprattutto in questi ultimi tempi noi vediamo che l'Immacolata, Sposa dello Spirito Santo, si manifesta come la nostra Mediatrice. Nell'anno 1830, infatti, la Vergine Immacolata apparve a suor Caterina Labouré. Dalla narrazione di questa novizia noi comprendiamo quale sia stato lo scopo dell'apparizione di Maria: mostrare la sua Immacolata Concezione e la sua mirabile potenza presso Dio: “La Santissima Vergine volse i suoi occhi verso di me e nello stesso tempo udìi una voce: "Questo globo terrestre rappresenta tutti gli uomini e ogni singola persona". E inoltre: "Ecco il simbolo delle grazie che intendo riversare su tutti coloro che mi invocano". Successivamente apparve attorno alla Santissima Vergine una cornice di forma ovale sulla quale era scritta, a caratteri d'oro, la seguente invocazione: "O Maria concepita senza peccato, prega per noi, che ricorriamo a Te". Nello stesso tempo udìi una voce: "Coniate una medaglia secondo questo modello; tutti coloro che la porteranno riceveranno molte grazie"”. A Lourdes la Vergine Immacolata esortò tutti gli uomini a far penitenza; inoltre, durante queste apparizioni, quasi per indicarci una sorgente di aiuto, Ella recitava l'“Ave Maria”3.
Da allora l'Immacolata cominciò ad esercitare a Lourdes l'ufficio di Mediatrice nei nostri confronti: Ella invita gli ammalati, raccoglie gli storpi e i deboli per guarirli e per farci comprendere quanto dipendiamo da Lei nella vita naturale. Ella attrae amorevolmente coloro che sono ammalati nell'anima, cioè gli increduli e i peccatori dal cuore ostinato, e infonde nel loro cuore la vita soprannaturale, per convincerli del potere che Ella ha di donarci la vita soprannaturale. Inoltre, bisogna considerare soprattutto il fatto che Cristo opera miracoli proprio in una località (Lourdes) scelta dalla Madre Sua. Tutto ciò che viene compiuto a Lourdes dalla Beata Vergine Maria conferma la verità delle parole di s. Pier Damiani: “Attraverso una donna è scesa sulla terra la maledizione, attraverso una donna viene restituita alla terra la benedizione”4, come pure quelle di s. Agostino: “Attraverso una donna è stato iniettato il veleno nell'uomo per ingannarlo, attraverso una donna viene iniettata la salvezza nell'uomo per redimerlo”5. Pertanto, la Vergine Immacolata conferma con i fatti ciò che s. Bernardo asserisce a parole: “Tale è la volontà di colui il quale ha voluto che noi ottenessimo ogni cosa attraverso Maria”6. P. M.
__________ Traduzione dal latino.
Nota 1229.1 Trattato della vera devozione a Maria Vergine, cap. I, art. 1, che p. Massimiliano riporta un po' liberamente.
Nota 1229.2 Idem, introduzione, pure riportata da p. Massimiliano con una certa libertà.
Nota 1229.3 La veggente di Lourdes, s. Bernardetta Soubirous, diceva che la Vergine "faceva scorrere i grani della corona tra le dita, ma non diceva nulla. Solo al termine di ogni decina Ella recitava insieme con me: Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto”- cf. SK 1316 . Nota 1229.4 Homilia in Nativitate Virginis, PL 144, p. 758.
Nota 1229.5 Sermo 51, 2, P 38, p. 335. Nota 1229.6 Sermo in Nativitate Beatae Mariae Virginis, n. 6, P 183, 441.
SK 1230 - Il Signore è veramente risorto! Echo Niepokalanowa, 16 IV
Milizia Dell'Immacolata di Sicilia